U' tenì la chésa nette? La catarre e lla sckuppette.
Vuoi avere la casa pulita? La chitarra e lo schioppo. Se vuoi avere casa povera, fa' (sposa) il suonatore di chitarra o il cacciatore. Mattinata (Fg). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
Chi nn-è néte nd'la chése ne nge oua sté.
Chi non è nato in casa non deve starci. Non ospitare estranei in casa tua. Mattinata (Fg). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
Quand'èie da caste a chésë èie da chése a castë.
Quanto è da casa tua a casa mia è da casa mia a casa tua. Lo si dice a chi pretende visite senza farne. Mattinata (Fg). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
Cume è caste è chése.
Come è casa tua è casa mia. In ogni casa si ritrovano uguali bisogni, problemi e abitudini.
Puglia
|
Chi sté nghese, bbona scjurnéte li trese.
A chi resta in casa, buona giornata le entra.
Puglia
|
Chésa làreie, mìttece spine.
Casa larga, mettici spine. Non invitare estranei in casa tua. Mattinata (Fg). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
Chesa strétte, fémmena ngegnòuse.
Casa stretta, donna virtuosa. Fa di necessità virtù. Mattinata (Fg). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
Li ccarte sò dë pezze e fannë chiange l'ome senza mazze.
Le carte sono di stoffa (non hanno consistenza) e fanno piangere l'uomo senza bastonate. Il gioco può portare alla rovina. Mattinata (Fg). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
La carte vole u fume.
La carta vuole il fumo. Una volta i giocatori di carte (e non solo) erano accaniti fumatori. Così si giustifica il giocatore che fuma. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|
La carte vénge e u scjuquatòure ce avande.
La carta vince e il giocatore si vanta. Del fortunato burbanzoso. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia
|