«Salute e fraschë» disse la crépe u mèse d'aùste, «da la carne facime l'arruste e nde la pèdde mettime lu mmuste».
«Salute e frasche» (perché l'erba è secca), disse la capra il mese di agosto, «dalla carne facciamo l'arrosto e nella pelle mettiamo il mosto». Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Te l'ha' fatte curte u tabbanídde.
Te lo sei fatto corto, il cappottino. Il piano non ti è riuscito. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Ne më pozze accatté nu chiappe...
Non posso comprarmi neppure un cappio per impiccarmi... Detto dall'indigente. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Cappídde nghépe e mmescîscka ngule.
Cappello in testa e carne affumicata in culo. Detto di chi sfoggia abiti non in sintonia con la reale condizione sociale. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Úcchie e cappíddë anna jèsse pére.
Occhi e cappello devono essere pari. Mettere il cappello o la coppola a seconda della propria condizione sociale, il cui riscontro è negli occhi e nel giudizio della gente. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Chi fé na còuse a Chépedànnë, l'adda fé pe tuttë l'anne.
Chi fa una cosa a Capodanno, la farà per tutto l'anno. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Vejéta tè, che ngapisce nínde...!
Beato te, che non capisci niente...! (così soffri di meno). Detto in tono scherzoso. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Capidde e hué ne mànghenë mé.
Capelli e guai non mancano mai. Detto per rassicurare chi teme di perdere i capelli. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Nge pote fé capéce.
Non riesce a capacitarsi. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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Omnia pronia e mméssa cavallònia.
Tutto facile e messa cavallonia. Detto di grande confusione. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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