Cunde spisse e mecizjë alla lúnghe.
Conti frequenti e amicizia lunga. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

Vú jabbé lu tuo vecine, cúchete prèste e jàlezetê matine.
Se vuoi gabbare il tuo vicino, va' a letto presto e alzati di buon mattino. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

Chi prime ce ajàleze prime ce càleze.
Chi prima si alza prima si calza. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

Jàlete e féssë.
Alto e fesso. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

Jaletézze, mèdza bbellézze.
Altezza, mezza bellezza. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

Ogné lletére ce sté na cròuce.
Su ogni altare c'è una croce. Ognuno ha i suoi guai. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

L'àruele pècche e u ramestídde sécche.
L'albero pecca e il ramoscello secca. Le colpe dei genitori ricadono sui figli. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

Aruele cadute, accíette accíette.
Sull'albero caduto si accaniscono tutte le accette. Col debole sono tutti forti. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

L'àruele ne nge strónghe d'una bbotte: ce vé facenne facenne.
L'albero non si stronca in un sol colpo: si fa un po' alla volta. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
Puglia

L'àruele a mídzë la vije, mange tu e mangë jije.
Dell'albero in mezzo alla via mangi tu e mangio io. Mattinata (FG). Inviato da F. Granatiero
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