Andà foeura de stropa (Brescia).
Uscire dai gangheri.
La "stropa" nei dialetti lombardi è la "ritorta". Fatta di rami di salice o betulla o di altri alberi il cui legno sia flessibile. "Strope" sono anche le due "cinghie" della gerla che permettono di portarla sulle spalle.
Questo modo di dire lo si trova sul vocabolario bresciano-italiano di Giovan Battista Melchiori pubblicato nel 1817. Pochi ormai usano questa espressione.
Lombardia
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Schissà la cua (detto bresciano).
"Schiacciare" la coda.
Stuzzicare, irritare qualcuno.
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Restà lé come oeun merlo.
Restare lì come un merlo.
Restare di stucco, senza parole.
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Pelà la quaia sensa fala cridà (detto bresciano).
Spennare la quaglia senza farla gridare.
Concludere un affare vantaggioso con qualcuno, drnza clamore, con abilità
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Dur me on sass (Milano)
Duro come pietra.
Genericamente indica qualcosa di molto duro. Talvolta si riferisce anche ad una persona testarda.
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No ò mai mangiàt in del tò pignatì (Bergamo).
Non ho mai mangiato nel tuo pentolino.
Lo si dice a chi vuole prendersi troppa confidenza o prendere in giro.
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Mèssa de cassadùr (Bergamo).
Messa per i cacciatori.
Fa allusione ad una messa celebrata in fretta e furia. Proprio come quando vi partecipavano, alla domenica, i cacciatori che stavano per partire per la caccia.
Questo detto vuole anche sottolineare che ogni azione ha un significato e un valore e non può essere presa alla leggera.
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L'è oeuna féra de Sant'Alissant.
E' una fiera come quella di Sant'Alessandro.
Sant'Alessandro è il patrono di Bergamo. L'istituzione della fiera di Bergamo risalirebbe al 908.
La fiera del capoluogo bergamasco era nota in tutta la Lombardia: si teneva tra il 22 Agosto e l'8 Settembre.
Il detto vuole sottolineare che una fiera è importante, proprio come quella di Sant'Alessandro.
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Per fà s'à da ès prègn.
Per partorire bisogna essere gravidi.
Ossia per fare qualche cosa di importante, bisogna essere capaci e averne la possibilità.
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Andà per toeu la sà e purtà a cà 'l péver (proverbio valtellinese).
Uscire per comperare il sale e portare a casa il pepe.
Essere incapace di realizzare i propri obiettivi.
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