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I proverbi della regione Campania
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'A copp' ô ccuorio, esce 'a currea.
La cintura si ricava dalla pelle (altrui).
Id est:chi amministra i beni altrui riesce sempre a trarne un piccolo utile per se stesso, come i lavoranti il pellame per conto terzi son soliti usarne una piccola parte per farsene una cintura.
Campania
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Acqua â fraveca e vino ê fravecature.
Acqua alla costruzione e vino ai costruttori
Id est: unicuique suum (a ciascuno il suo) Occorre molta acqua per impastare la malta occorrente alla fabbricazione di una costruzione,mentre agli operai che vi lavorano occorre cedere molto vino, affinché affrontino con allegria il lavoro.
Campania
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Fà sciacqua Rosa e bive Agnese!
Far (come) Rosa (che si sciacqua la bocca) ed Agnese (che beve)!
Espressione usata a divertito commento delle azioni di chi prende tutto a cuor leggero, allegramente e disincantatamente, senza preoccuparsi, comportandosi come le due non meglio identificate Rosa ed Agnese, solite frequentatici di bettole dove si davano alla buona vita ubriacandosi senza ritegno, l'una usando il vino quasi per nettarsi la bocca sciacquandosela, l'altra, Agnese, invece assumendolo copiosamente.
Campania
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MEGLIO CURNUTO, CA MALE SENTUTO.
Ad litteram: meglio cornuto, che mal sentito
Il proverbio vuol significare che è preferibile subire l'onta del tradimento coniugale, portandone in giro - sia pure figuratamente - i duri segni puntuti,piuttosto che essere mal compresi e fraintesi (le corna, infatti non producono gran danno, laddove il fraintendimento delle proprie parole e perciò delle idee può portare gravissimo nocumento...
Come si vede il concetto del proverbio è molto esteso e significativo e non si riferisce al semplice erroneo fatto di non essere ascoltato...il proverbio non parla di sordi, ma di chi proditoriamente travisa ciò che ascolta!
Campania
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Quanno ajze 'a coscia e fa 'a ballerina
Quando alza la gamba e fa la ballerina.
Per dire che non basta essere capace di sollevare una gamba per potersi considerare una danzatrice. E' detto di chi aspira a qualcosa senza averne i meriti e le capacità, fondando soltanto sulla sua presunzione.
Campania
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Canda culu
quannu si sulu
ca quannu si accumbagnàtu
riesti sbrugugnàtu!
Canta (scorreggia) culo,
quando sei da solo,
perchè quando sei accompagnato,
sarai svergognato!
Campania
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Chi nun s'ammesura, è ammesurato.
Ad litteram: Chi non usa misura (nel proprio comportamento) viene misurato.
Id est: chi eccede con le proprie azioni, non usando attenzione, cura e saggezza, prima o poi finisce per soccombere, quando non addirittura decedere con conseguente misurazione anche fisica per l'approntamento della cassa da morto.
Campania
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Chi nun accatta* e nun venne, nun saglie e nun scenne.
*dal lat. ad+captare = prendere, conquistare e perciò: comprare.
Ad litteram: Chi non compra e non vende non migliora e non peggiora (il suo patrimonio); il commercio è ritenuta l'unica attività che ti può far molto lucrare o anche perdere, mai mantenerti nello status quo.
Campania
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Chi magna a Natale e pava a Pasca
fa 'nu bbuono Natale, ma 'na mala Pasca
Ad litteram: Chi mangia a Natale e paga a Pasqua, fa un buon Natale, ma una cattiva Pasqua; id est: procrastinare la soluzione di un problema, non significa risolver quel problema...
Campania
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Tìempu ri mùstu,
fai lu pìrutu jùstu,
e si lu sai fà,
lu pavimèndu adda cutulià!
Tempo di mosto,
fai un peto azzeccato,
e se lo sai fare,
il pavimento devi far sussultare!
Quando si beve il mosto, questo continua a fermentare nella pancia e si forma l'aria che, se espulsa in maniera adeguata, deve far muovere il pavimento.
Campania
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