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I proverbi della regione Abruzzo
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Ricerche avanzate

Ha pijate lu' vizije de lu' gnill, s'abbotte ma n'zengrasse
Ha preso il vizio dell'agnello, si gonfia ma non s'ingrassa.Il proverbio generalmente si riferisce a quelle persone che a tavola mangiano tanto e non ingrassano mai.
Abruzzo


Ha nate tarde, e ha m'barate prest.
E'nato tardi, ed ha imparato presto. Il detto si riferisce a tutte quelle situazioni in cui qualcuno in maniera sbrigativa cerca di raggiungere il proprio scopo, magari senza scrupoli o rispetto altrui.
Abruzzo


Riunione di volp, straccij di jallin.
Riunione di volpi, stracci di galline.
Abruzzo


A lu' meje fa'de la vrace ha scuperchiat lu' copp.
Al meglio fare della brace ha scoperchiato il coppo. Il detto mette in evedenza con una tipica scena di vita contadina,(cioe' quella di alzare il coppo sotto la brace per vedere se la pietanza e' cotta)la curiosita' che certe volte ci spinge ad intrometterci in cose o situazioni nel momento sbagliato.
Abruzzo


Andà 'n frausc (Alta Lombardia).
Sminuzzarsi, polverizzarsi. Modo di dire dell'Alta Lombardia, riferito al fieno troppo secco che tende a sminuzzarsi o addirittura, a polverizzarsi, e di conseguenza non si può raccogliere. Nelle afose giornate di Luglio bisognava raccogliere il fieno secco appena possibile. Difficile trovare l'origine della parola "frausc" (con la "u" lombarda) che è piuttosto locale e ormai in disuso.
Abruzzo


La piant de la' fiquere s'addirrizz quand je' piccirill, no quand je' gross.
La pianta del fico si raddrizza(ovvero la si fa crescere con il fusto dritto)quando e' piccola e non quando e' gia' grande. Il proverbio e' molto usato per sottolineare che l'educazione ai bambini va data in piccola eta' e non quando sono gia' adolescenti.
Abruzzo


Fa quell che pret dice e no quell che pret fa.
Fai quello che il prete dice, e non quello che il prete fa.
Abruzzo


La superbije parti' accavall e turno' appete.
La superbia parti' a cavallo e torno' a piedi.
Abruzzo


Sa' fatt nott e lu' porche n'arve'.
Si e' fatto notte ed il porco non torna. Il detto era ed e' usato generalmente dalle mogli per indicare il fatto che il proprio marito arrivata una certa ora, maggiormente quella della cena, non ancora torni a casa. E' anche usato dai genitori nei confronti dei figli che una volta usciti dopo cena tardano nel rientrare a casa
Abruzzo


La sculature va' a li chiu' bill.
La scolatura "della bottiglia" va ai piu' belli. Detto di consolazione usato soprattutto nel gioco della passatella ovvero padrone e sotto,dove i giocatori in base alle carte da gioco napoletane e con regole stabilite prima dell'inizio pertita a turno bevono bicchieri di vino o birra.Nel gioco c'e' sempre l'olmo cioe' colui che non fanno mai bere e non e' un bel ruolo, poi c'e' il bello, cioe' la persona che si deve accontentare dei fondi delle bottiglie cioe le scolature che non sono porzioni intere( sempre meglio dell'olmo)
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