Quella tacca è scita
da quiglio ciocco (Sezze Romano).
Quella "scheggia" è uscita
da quel ciocco (ceppo).
E' proprio suo figlio!!
Lazio
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Va in giro co 'na scarpa e na ciavatta (Sezze Romano/Latina).
Gira con una scarpa è una ciabatta.
Per parlare di una persona in difficili condizioni economiche.
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A San Catall' esc' lu fridd' i entra lu call'(Ripi/ Frosinone).
A San Cataldo (inizio maggio) esce il freddo e etra il caldo.
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A santa Maria Maddalena
s'taglia l'avena (Ripi /Frosinone)
A santa Maria Maddalena si taglia l'avena.
Si termina il raccolto.
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San Marc, la vite ietta gl'occh'
San Marco, la vite butta gli occhi.
Nel modo di parlare popolare gli occhi della vite sono i germogli. "Iettare" significa "germogliare", "crescere".
Lazio
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P' Sant Urban'
lu fruemnt s'fa gran.
Per Sant Urbano
il frumento si fa grande.
Lazio
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Madre brutta fa li fiji bbelli (Roma).
La madre brutta fa i figli belli.
Può essere una consolazione per chi non ha una moglie troppo bella!
Lazio
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Pe' conosce 'na bona pezza ce vo' un bravo mercante (Roma).
Per conoscere una buona "pezza" ci vuole un bravo mercante.
L'esperienza aiuta a capire la qualità.
Lazio
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Autunnu fungaru, invernu nevaru.
Autunno rricco di funghi, inverno nevoso.
I funghi vengono numerosi quando l'annata è perticolarmente umida.
Lazio
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Si tu c'hai n' amico vero falli o foco co legno de pero (Bassano Romano/ Viterbo).
Se hai un vero amico metti nel fuoco legna di pero.
Il pero da una legna che riscalda bene,
"mantiene il fuoco", non come il fico che brucia in fretta e per di più puzza nel bruciare (vedere proverbio legno de fico...).
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