La forgia re masto Rosario
Ancora un antico mestiere presente nel mio paese, un tempo. Le immagini nitide sono rimaste impresse nella memoria, così come vengono raccontate in questa mia poesia, quando i paesi erano più vivi e vivaci di ora.
Inviato da: Giuseppe De Vita

Masto Pantaleo
Lo scarparo era uno dei mestieri più diffusi nelle società ryrali. Confezionava ogni tipo di calzatura per ogni occasione. Faceva anche le scarpe da morto, allora guadagnava qualcosa di più.
Inviato da: Giuseppe De Vita

A 'ncappà lacèrte
Un gioco crudele che facevamo da bambini. Che ci fosse qualcosa d'ancestrale?
Inviato da: Giuseppe De Vita

dD'addore
Incomparabile il profumo della donna amata, tra quanti di singolari ne esistano in natura.
Inviato da: Giuseppe De Vita

la vita
La vita è un soffio. Quante cose avresti dovuto portare a compimento e le lasci inevase!
Inviato da: Giuseppe De Vita

Fatti re 'ncasa
La casa di un tempo era una vera e propria scena: vi nascevi, vi morivi, vi trascorrevi i momenti più significativi della vita. Anche questo senso onnicomprensivo della casa è mutato nel tempo.
Inviato da: Giuseppe De Vita

Lo trappito
Scena antica sul modo tradizionale della produzione dell'olio d'oliva. Lo trappito era il santuario di questa produzione: l'olio extra vergine d'oliva spremuto a freddo. Non c'è più!
Inviato da: Giuseppe De Vita

A prima matina
L'amore coniugale tenero e lieve che ti soccorre prima delle quotidiane fatiche. Ed una tazzina fumante di caffe ti riporta piano piano alla realtà.
Inviato da: Giuseppe De Vita

Lo campo re lino
Quanti colori tenui e fantastici si avvicendano al variare delle stagioni in un campo di lino.
Inviato da: Giuseppe De Vita

La ggente
Pochi non si lasciano prendere dal rispetto umano. Così sembra si perda il senso della propria autonomia.Da quì è nato il "malocchio", credenza ancora molto diffusa al Sud.
Inviato da: Giuseppe De Vita