L'ha ciapè na bàza ch' la va dalè (Parma).
Ha preso una sbronza che va da sola.
Emilia Romagna
|
Chi cmanda a pèga (Parma).
Chi ordina paga.
Si dice scherzosamente all'osteria per offrire una bottiglia.
Emilia Romagna
|
O merda o brèta rosa(Parma).
O merda o cappello rosso.
Per brèta si intende il cappello da cardinale. L'espressione si riferisce a un momento in cui si tenta il tutto per tutto: come per dire " o la va o la spacca".
Emilia Romagna
|
L à la faza com e cul.
Ha la faccia come il culo (è sfrontato).
Emilia Romagna
|
L'è cum di' putèna mla volpa.
E' come dire puttana alla volpe (cioè resta indifferente all'insulto).
Emilia Romagna
|
Voipa vot è brod?
Sè, se talme port! (modo di dire)
Volpe vuoi il brodo?
Si se me lo porti!
(la volpe è ritenuta il simbolo della pigrizia)
Emilia Romagna
|
I fà com i ledre ad Pisar che ad dè i ragna e ad nota i va a ruber insem (modo di dire).
Fanno come i ladri di Pesaro che di giorno litigano e di notte vanno a rubare assieme (detto di coniugi litigiosi).
Emilia Romagna
|
L'è mei avè e cul sen sot i calzun rot che i calzun sen sovra è cul rot (modo di dire).
E' meglio aver il culo sano sotto i calzoni rotti che i calzoni sani sopra...
Emilia Romagna
|
L'è sporc com è baston de pollèr (modo di dire).
E' sporco come il bastone del pollaio (nel pollaio il bastone fungeva da trespolo per le galline che lo sporcavano con le feci).
Emilia Romagna
|
L'è scorg com è caval ad Scaia e dla bocca u si ved è bus de cul (modo di dire).
E' piagato come il cavallo di Scaia e dalla bocca gli si vede il buco del culo (detto di persona gravemente malata e magra).
Emilia Romagna
|