Dialetto: Umbria
La Vecchia Antica
C’era ‘na volta ‘na vecchia antica... era una che filava col nógghjio. Facìa i fili pe’ ttèsse’ e a forza de filà ‘ìa fatto qualche soldo e n’ sapìa do’ mettìe perché c’ìa paura d’i ladre. Cuscì va dal prete e je dice “io c’ho qualche soldo, me li conservate cuscì quanno me servono m’i déte? ‘N ghjiorno dalla vecchia je piò ‘n infarto e i parenti vonno a chiamà ‘l prete per daje l’estremunzione, ma ‘l prete dice “nun po’ esse che j’è piàta ‘na paralise?” “Manco parla più....” je fa uno dei parenti, e ‘l prete risponne “a’ si n’ parla più vengo jù!!” La vecchia col capo e co’ la mano je facìa cenno ch’arvulìa i solde, allora ‘l prete fa “Vedé’... sta donna ha sempre filato al tempo suo e ancora c’ha voja de filà!”
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Traduzione in italiano
La Vecchietta d'altri tempi
C’era una volta una vecchietta d’altri tempi che filava con la rocca. Aveva fatto un po’ di soldi, preparando i fili destinati alla tessitura, ma non sapeva dove metterli perché aveva paura dei ladri. Così un giorno va dal prete e gli dice “io cho un po’ di soldi, conservatemeli per piacere così quando ne ho bisogno me li ridate. Un giorno la vecchietta fu colpita da un infarto così i parenti vanno a chiamare il prete per darle l’estrema unzione però il prete dice: “non può essere che le è presa solo una paralisi?” “Neanche parla più!” disse uno dei parenti. Allora il prete rispose: “allora se non parla vengo dalla vecchietta (vengo jù = inteso come “scendo in paese”). La vecchietta con la testa e con la mano faceva cenno* al prete che voleva indietro i soldi, e allora il prete disse ai parenti “Vedete... questa donna ha sempre filato nella sua vita e ancora ha voglia di filare!”
*Gesto convenzionale del denaro (sfregare ripetutamente tutti i polpastrelli delle dita di una mano) ricorda il movimento delle antiche tessistrici che muovevano il filo di lana verso il fuso.
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