Dialetto: Lazio
A Pietro e Enrico Durantini
Ve vojo propio scrive du’ verzetti, a voi che adesso sete benedetti. De certo ve chiamate Durantini Pietro e Enrico..antenati eccerzi. ‘Na strada su li monti Tibburtini v’è dedicata pe’ li vostri verzi.
Io so’ vostra nipote..so’ Paoletta.. e certo nun ce stò cor vostro paro… Però cerco de davve un poco retta.. cor tempo, forze.. quarche cosa imparo.
Pe’ mò magara ,teneteme la mano.. soffiateme a l’orécchia li stornelli così che li sonetti piano..piano rissomijno a li vostri ..che so’ belli!..
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Traduzione in italiano
A Pietro ed Enrico Durantini
Vi voglio proprio scrivere due versi, a voi che ora siete in cielo. Certamente vi chiamate Durantini Pietro ed Enrico..antenati eccelsi. Sulla via Tiburtina vi è stata dedicata una strada per la bellezza dei vostri sonetti..
Io sono vostra nipote..sono Paola... certamente non sono brava come voi... Però cerco di continuare il vostro lavoro... con il tempo forse imparerò.
Per ora, se potete, tenetemi la mano... suggeritemi all'orecchio le parole affinchè i miei sonetti piano...piano possano somigliare ai vostri...che sono tanto belli!
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