Regione: Puglia
Bisogna innanzitutto spiegare cos'è una frisella. E' un tarallo di pasta cotto al forno di legna e sarmenti, a metà cottura viene tolto dal forno, tagliato a metà e riinfornato per completarne la cottura. Il risultato finale sono due crostoni col buco al centro, questo perchè era un pane da viaggio a lunga conservazione che si trasportava infilandone parecchie in una cordicella per appenderle. La farina deve essere integrale di grano o meglio, la più tradizionale, di orzo. C'è una grande disputa tra gli estimatori della parte superiore, più morbida, e la parte inferiore più callosa.
Passiamo alla sua preparazione. Bagnare la Frisella in acqua; non molto perché si ammorbidirà ancora durante la preparazione. Spremere sulla frisella 2 o tre pomodorini e spezzettarne il resto. I pomodori dovrebbero essere quei pomodorini pugliesi, asciutti, asciutti, coltivati in terreni sabbiosi, vicini al mare, quindi cresciuti senz'acqua e già salati. Condire con giusto sale e origano quindi con abbondante olio. In inverno non essendo disponibili i pomodori freschi, almeno un tempo, si usano i pomodori appesi, sia quelli gialli che quelli rossi, preferibili questi. |
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Ingredienti
Frisella 1 o 2 Olio Extra Vergine di Olive del Tarantino Pomodori a fiaschetto 4 o 5 Origano q.b. Sale fino q.b.
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