Proverbi | Poesie | Racconti | Articoli | Dizionario | Ricette | Mobile | BackOffice e Registrazione | Contatti | Home 
PAROLA
IN
Dialettando.com



Le Regioni
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino Alto Adige
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
Canton Ticino
Corsica



Campania
Comme O' Viento
Trasferire in Versi malesseri, slanci e sussulti interiori può liberare Emozioni ineffabili e Forze inattese che si impongono all'attenzione del Lettore come questa poesia. Forze intime e profonde che si animano e colpiscono "Come il Vento" rivendicando la Dignità che le traversie umane spesso calpestano impunemente.Il Componimento in oggetto è stato insignito con il Secondo Premio nel Concorso Nazionale di Poesia in Vernacolo intitolato a Carlo ed Antonio Tortorella (due noti fratelli poeti e letterati lucani distintisi tanto nella poesia in lingua italiana quanto nei versi dialettali).La premiazione è avvenuta il 17 dicembre 2017 presso la sala congressi dell'Hotel Midi di Lagonegro (Potenza). La Giuria costituita da giornalisti, esponenti della cultura meridionale e docenti universitari è stata presieduta dalla professoressa Patrizia Del Puente, docente di Glottologia presso l'Università degli Studi della Basilicata ed esponente del Centro Internazionale di Dialettologia in collaborazione con le Università di Oxford e Cambridge. La Poesia è in Dialetto Napoletano, una lingua più che altro, in grado di rivelare sfumature espressive caleidoscopiche e cangianti che neppure la lingua italiana nella sua più sontuosa e forbita morfologia sintattica sarebbe in grado di riprodurre fedelmente. Un Ringraziamento a tutti i Lettori che sapranno cogliere appieno lo sfondo emotivo ed i messaggi nascosti nella Poesia. Nando Silvestri

Dialetto: Campania

Comme O' Viento
E' na maschera e’ fummo stu cielo che trona.
Viento e' terra spira n'coppa a croce e'chi chiagne e'chi sona.
E chiove. Chiove n’coppa e' panne spase.
Smania e chi nun trova pace, avanz o’ per e se ne trase.
Sotto all’acqua na rosa tremma e sbatte: o viento vatte n’coppa e spine e nun sape che l’aspetta.
Faccia gialla e chi ha spugliat’ e suonne, s’ è lavate e'mmane e s’annasconne.
Scitame a stu suonno amaro comm’ arraggio: sanghe rint all’uocchie, lacreme e curaggio.
Mane e chistu mare che saglie fino a’ ccà, stracciateme e’ pensieri, facitale sbarià.
Tu si comme o’ viento che scummoglia. Sbatte m’ pietto a nu mument e dopp t’ arravoglia.
Mò corro mmiez’e fronne, addò o’viento s’annasconne e po' scass sta catena.
E' murì nun val' a pena.
Stu silenzio è na galera chiù nera ra' miseria. E' nu scippo a tradimento ncoppa a' faccia mia. Na ciorta senza porte chiù nfame ra' pazzia.
Basta, ascite fora. Chesta è a' casa mia!
E si corro malamente, scanzame all’uocchie e chesta gente che rire e s’allamente, po n’ciocia e tene’ mente.
Si o’vient me’schiaffea, tu tieneme abbracciato, ca si pure dimane nun fa juorne, nunn è peccato.

  Traduzione in italiano

Come il Vento
Sembra una maschera di fumo questo cielo che tuona.
Vento di terra soffia sulla croce di chi piange e di chi suona.
E piove. Piove sui panni stesi.
Smania di chi è inquieto e affrettandosi rincasa.
Una rosa trema sbattuta dall’acqua. Le sue spine in balia del vento: ancora non sa cosa l’aspetta.
L’oscurità nel volto di chi ha impoverito i sogni, se n’è lavate le mani e si nasconde.
Svegliami da questo torpore amaro come l’ira: occhi iniettati di sangue, lacrime e coraggio.
Mani di questo mare che ingrossa sin qui, strappatemi i pensieri, lasciateli sfogare.
Tu sei come il vento che ti sveste, ti colpisce in un istante e poi ti avvolge completamente.
Adesso corro fra le foglie, dove il vento si nasconde e poi spezzo la catena.
Di morire non vale la pena (la morte può aspettare).
Questo silenzio è una prigione più cupa della miseria. E’ uno sfregio a tradimento sul mio volto. Una sorte senza uscite, più crudele della follia. Basta, uscite fuori: questa è casa mia!
E se dovessi correre dissennatamente, liberami dagli occhi di questa gente che sghignazza, si lagna, poi complotta e spia.
Se il vento dovesse schiaffeggiarmi, tienimi con te. Anche se l’alba di domani non sorgerà, non sarà colpa tua.



Poesia inviata da: Nando Silvestri


Viaggi, destinazioni turismo e avventura


dialettando.com © 2003-2023 Golem100 - All rights reserved | Contatti