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Calabria
Ordini o confusioni?
Sonetto del poeta di Caulonia (RC) Orazio Raffaele Di Landro nel quale egli fa una riflessione sul fatto che al giorno d'oggi alla gente piace la confusione piuttosto che l'ordine, perché l'ordine significa rispettare delle regole, mentre la confusione significa in definitiva fare quello che si vuole. Ma questo è sbagliato!

Dialetto: Calabria

Ordini o confusioni?
L'ordini 'on piàci a nudu, a confusioni
pari ca 'on piaci, ma esti cunvenienti
cà duna a ogni imbrogghjùni l'occasioni
u si dimùstra onestu e previggenti.

L'ordini veni ca' preparazioni,
cu' n'impegnu precìsu e intelligenti;
a confusioni è comu n'alluvioni,
e veni sula, senza accorgimenti.

L'ordini voli ognunu o postu soi,
a confusioni duna spaziu a tutti
e menti sempi u carru avant'e voi

non distinguendu onesti e farabutti,
non distinguendu mai tra prima e poi,
non distinguendu mai tra belli e brutti.

  Traduzione in italiano

Ordine o confusione?
L'ordine non piace a nessuno, la confusione
sembra che non piace, ma invece è conveniente
perché fornisce l'occasione ad ogni imbroglione
per dimostrarsi onesto e lungimirante.

L'ordine nasce con la preparazione,
con un impegno preciso e intelligente;
la confusione è come un'alluvione,
e viene sola, senza accorgimenti.

L'ordine vuole ognuno al suo posto,
la confusione dà spazio a tutti
e mette sempre il carro davanti ai buoi

non distinguendo onesti e farabutti,
non distinguendo mai tra prima e poi,
non distinguendo mai tra belli e brutti.



Poesia inviata da: Orazio Raffaele Di Landro


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